7 cose che ponevano il Google Campus avanti anni luce già 8 anni fa.
Grazie ad amici di amici, nel 2012 ho avuto la possibilità di visitare il Google Campus.
Era agosto, il tipico mese in cui i turisti italiani si sparpagliano per il mondo. Io mi trovavo a San Francisco, una delle tappe del mio tour della California.
Quando il mio amico Jeremy mi ha proposto una gita nella Silicon Valley non ho potuto dire di no.
Arrivati al Google Campus, mi è sembrato di essere ovunque, tranne che nella sede di una società che quell’anno ha fatturato 50 miliardi di dollari. Se devo essere sincera, quel posto mi ha ispirato felicità, letteralmente.
Accolti da Thomas, un dipendente Google amico di Jeremy, abbiamo avuto la possibilità di fare un giro all’interno del Googleplex.
Per avere un’immagine delle cose di cui parlo, consiglio il film “Gli stagisti”, del 2013, con Owen Wilson e Vince Vaughn.
1) Tendoni da campeggio in sala riunioni.
Le sale riunioni erano enormi stanze in cui erano contenute grandi tende da campeggio. Sul serio. L’idea era di togliere la noia dalle riunioni, portando un po’ di spirito d’avventura. Non ho partecipato a riunioni, quindi non saprei se l’obiettivo sia stato raggiunto, ma è stata la prima cosa che ho visto e non credo la dimenticherò.
2) Bici.
All’interno del Googleplex il rispetto per l’ambiente è molto sentito. Oltre ai bidoni per la raccolta differenziata, c’erano biciclette (colorate con i colori del logo Google) messe gratuitamente a disposizione dei dipendenti per andare in giro per il campus. C’era anche un parcheggio per auto… con tanto di parcheggiatori!
3) Distributori di bevande.
Gli americani bevono tanto. Non parlo di alcolici, parlo proprio di bevande, di “soda”, come le chiamano loro. Google ha ritenuto che mettere a disposizione dei propri dipendenti frigoriferi con provviste illimitate di bevande costasse meno del tempo perso dai dipendenti stessi per andare a comprarsi una Coca Cola.
4) Ristorante.
All’interno del complesso ci sono numerosi ristoranti ed in tutti il personale è molto disponibile ed attento alle diverse esigenze alimentari.
I miei amici ed io abbiamo scelto un ristorante, preso da mangiare e consumato il nostro pasto nel cortile esterno, sotto gli ombrelloni.
Il cibo è gratuito per i dipendenti e per i visitatori: posso dire che Google mi ha offerto un ottimo pranzo!
5) Sport.
I dipendenti potevano organizzare pause per fare sport, da soli o in compagnia. Ricordo distintamente il campo da beach volley, una palestra ed un particolare molto divertente. C’era una piscina piccola, piccolissima, in cui ci poteva stare solo una persona. Talmente piccola che, per permettere il nuoto, aveva un sistema che generava una corrente. Beh, questa piscina, per ovvi motivi di sicurezza, aveva un bagnino, che guardava costantemente il nuotatore. Per trasmettere l’idea, fare il bagno in quella piscina era come nuotare controcorrente in una vasca da bagno con una persona che ti fissa tutto il tempo. Rido ancora oggi a pensarci.
6) Cani.
Tutti i dipendenti potevano portare il proprio cane al lavoro. “I gatti no, sai, per questioni di allergia”.
7) Orario flessibile.
Ogni team, in base alle esigenze personali e familiari, alle aspirazioni, al carico di lavoro, poteva gestire il proprio orario di lavoro, decidendo se lavorare dalla sede o da casa (o da qualunque altro posto), a patto di garantire un risultato.
Quali di questi aspetti ti piacerebbe avere nel tuo posto di lavoro, in Italia, nel 2020?